lunedì 14 aprile 2008

Chicago Marathon 2008 - 12 ottobre 2008

E' ufficiale. Mi è arrivata la mail di conferma della mia iscrizione alla Bank of America Chicago Marathon 2008:

Andrea Gornati M 36 Sedriano (Mi) ITALY CORRAL A


...L'anno scorso andò così:


...venerdì 05/10/2007. ore 05:30 Am. Esco dall'hotel, il sole deve ancora spuntare sul lago Michigan e comincio già ad avere pensieri e previsioni negative sulla gara di domenica. Afa, caldo ma specialmente umidità. Troppa umidità.
Non è ancora l'alba e già si suda tantissimo e si cerca disperatamente una fontanella per abbeverarsi. Pensavo: se continua così sino a domenica, si arrancherà di brutto.
Tutti i canali televisivi davano la domenica della maratona come il giorno più caldo di questo pazzo autunno del midwest e già si prevedevano
90 fahrenheit circa con un bel 85% d’umidità. Non buone condizioni per far correre 45.000 persone per
26,2 miglia.
La domenica mattina alla partenza già si sudava solo a stare fermi e dentro di me sapevo che, essendo io un podista "invernale", avrei fatto una gara FATICOSISSIMA.
Fino al 5° km riesco a tenere i 3'55" di media, ritmo che avrei voluto mantenere fino alla fine, ma arrivato al 10° km le mie gambe mi hanno "salutato" definitivamente. Ad ogni ristoro (
2 miglia) mi fermavo per bere e per rinfrescarmi. Utilizzavo almeno 6/7 bicchieri di liquidi alla volta e così facevano pure tutti gli altri maratoneti. In questo modo siamo riusciti a far terminare l'acqua dei ristori per tutti quelli che arrivavano dietro di noi. Diciamo che dalla mezza maratona in avanti il consumo procapite d’acqua aumentava del 200%. E' per questo motivo, oltre che per la mancanza di personale medico, che la gara è stata chiusa anzitempo. Dopo 3h30’ dal via, chiunque avesse avuto davanti a sé ancora
10 miglia circa da “percorrere”, veniva fermato dall’organizzazione della maratona, per evitare che subisse conseguenze fisiche gravi.
Taglio il traguardo alle 11:09:40” e subito dopo avermi consegnato questa tanto desiderata medaglia “al valore”, mi vengono date in mano delle buste di ghiaccio che utilizzo subito da mettere sulla testa per far abbassare la temperatura corporea. Intorno a me nessuna faccia felice e nessun runner soddisfatto per la propria prestazione o per il risultato ottenuto. Inevitabile.
I numeri della ChicagoMarathon parlano da soli:
10.000 persone non si sono neppure presentate domenica mattina, spaventate dalle condizioni climatiche
12.000 ritiri.
Più di 300 ricoverati in ospedale di cui 5 gravi.
1 morto. Chad Schieber poliziotto di 35 anni originario del Michigan.
2h33’ il tempo con cui ha vinto la prima donna.
I numeri della ChicagoMarathon parlano da soli…

1 commento:

monica ha detto...

ho letto molte storie su questa maratona. incredibile!! bravissimo per averla finita e con un tempone! bravo andy!!